La Corte di Cassazione infatti ha annullato una condanna di furto dando come giustificazione la finalità di poter liberare gli animali domestici oggetto di maltrattamento creando così un pericoloso precedente. Ci sorge dunque una domanda: quand’è che si può considerare tale il maltrattamento? Quali sono le condizioni “inumane” per le quali questi animal-ambientalisti si sentono liberi di intervenire? Qual’ è il confine? Siamo arrivati al punto da considerare maltrattamento NON mettere il cappottino al cane in un freddo pomeriggio di settembre?