Purtroppo, la maggioranza del Parlamento europeo non ha votato a favore dell’emendamento che avrebbe consentito l’abbassamento del livello di protezione del lupo portandola da specie rigorosamente protetta a specie protetta, obiettivo che avrebbe consentito in tutti gli stati membri dell’Unione un’applicazione più agevole del regime di deroga previsto all’art. 16 della Direttiva Habitat (92/43/CEE).
Il Commissario europeo Janez Lenarcic, intervenuto alla fine del dibattito in Parlamento sulla Risoluzione sui grandi carnivori, nella quale si chiedono purtroppo maggiori risorse finanziarie per favorire la coesistenza dei grandi carnivori con le attività antropiche, alla quale si voleva aggiungere l’emendamento di “declassamento” in questione, ha ribadito la propria posizione intransigente riassumibile in questi concetti:
Ecco i motivi addotti dalla Commissione europea per rifiutare la richiesta di abbassamento del livello di protezione dei grandi carnivori in Europa.
Preso atto di questa sconfitta a livello europeo, essendo l’Italia la nazione che ha la più alta concentrazione di lupi in Europa, si deve predisporre nella nostra Nazione un adeguato Piano nazionale di gestione e di contenimento, così come viene fatto da molti altri paesi europei a direttive comunitarie invariate, Piano che dovrà poi essere sottoposto al vaglio della Commissione europea, dimostratasi ultimamente più sensibile e comprensiva nei confronti delle crescenti proteste di tantissimi cittadini europei, soprattutto dopo che il pony della Commissaria europea Ursula Von Der Leyen è stato recentemente sbranato dai lupi.
Questo è lo stato dei fatti e questa è la miglior soluzione possibile prima che vengano prodotti in Italia danni irreversibili al patrimonio zootecnico, all’economia, all’occupazione, all’ecosistema.
La gestione ed il contenimento dei lupi in Italia non è più una possibile opzione ma un’impellente necessità.
Bruxelles, li 27 marzo 2023
Sergio Berlato
Deputato italiano al Parlamento europeo
Presidente nazionale dell’Associazione per la Cultura Rurale