In data 9 agosto 2022, l’Enalcaccia regionale del Veneto ha inoltrato al Presidente della Regione dr. Luca Zaia e a tutti i Consiglieri regionali formale richiesta di riduzione della Tassa di concessione regionale per l’esercizio venatorio in Veneto come già avvenuto per decisione di molte altre Giunte regionali d’Italia.
In data 9 agosto 2022, l’Enalcaccia regionale del Veneto ha inoltrato al Presidente della Regione dr. Luca Zaia e a tutti i Consiglieri regionali formale richiesta di riduzione della Tassa di concessione regionale per l’esercizio venatorio in Veneto come già avvenuto per decisione di molte altre Giunte regionali d’Italia.
A questa iniziativa hanno prontamente aderito, con nota formale del 27 ottobre 2022, l’Associazione Cacciatori Veneti (A.C.V.), l’Associazione per la Cultura Rurale (A.C.R.), la Confederazione delle Associazioni Venatorie Italiane (CONF.A.V.I.), la Fondazione per la Cultura Rurale – ETS (F.C.R.), con nota del 6 dicembre 2022 l’Associazione ANUU Migratoristi (A.N.N.U.).
In data 8 febbraio 2023 ha successivamente aderito all’iniziativa anche l’Associazione Cacciatori Bellunesi (A.C.B.), mentre le altre associazioni venatorie alla data odierna non si sono ancora espresse sulla condivisione di tale iniziativa.
In data 24 aprile 2023, l’Enalcaccia anche a nome delle altre Associazioni che hanno aderito all’iniziativa, inoltrava al Presidente della Regione del Veneto e a tutti i Consiglieri Regionali formale sollecito sulla riduzione della Tassa di concessione regionale per l’esercizio venatorio.
Giova ricordare che, la Legge statale n. 157/1992 ha istituito gli Ambiti Territoriali di Caccia (di seguito A.T.C.) e i Comprensori Alpini (di seguito C.A.), con il precipuo obiettivo di legare il cacciatore al territorio per meglio esercitare responsabilmente l’attività venatoria.
La Legge statale n. 157/1992 che ha istituito gli A.T.C. e i C.A. prevede per il cacciatore l’obbligo del versamento annuale della quota di iscrizione agli A.T.C. e C.A. da un minimo di € 60,00 (sessanta/00) ad un massimo pari a 3 (tre) volte per la caccia alla selvaggina stanziale negli A.T.C. e pari a 6 (sei) volte per i C.A.
La quota annuale di iscrizione in qualità di socio dell’A.T.C. e C.A., ha di fatto reso parzialmente superfluo il versamento di € 84,00 (ottantaquattro/00) della tassa di concessione regionale, poiché come sopra ricordato, parte di detta quota veniva utilizzata dalla Province per il ripopolamento della fauna selvatica sul territorio.
In molte regioni, l’importo della tassa di concessione regionale per l’esercizio venatorio è stato sensibilmente ridotto, tra queste citiamo la Toscana € 23,00, Lazio € 32,65, Lombardia € 64,56, Emilia-Romagna € 66,62 (fucile a più colpi- € 52,68 (fucile a due colpi) - € 37,70 (fucile a 1 colpo), così come la Basilicata e la Campania.
A tutt’oggi, nessuna risposta alla nostra richiesta è pervenuta dalla REGIONE DEL VENETO, che ha manifestato e continua a manifestare un silenzio assordante non tollerabile in un qualsiasi consesso democratico.
In attesa che anche i dirigenti delle altre associazioni venatorie del Veneto si destino dal torpore e manifestino un minimo di interesse all’iniziativa proposta da Enalcaccia e condivisa dalle Associazioni più rappresentative, ci auguriamo che le ripetute sollecitazioni da parte delle Associazioni aderenti a questa sacrosanta iniziativa trovino finalmente pronto riscontro da parte della Giunta regionale del Veneto.
Treviso, lì 30 maggio 2023
Presidente regionale ENALCACCIA Veneto
Franco Ravagnan
Presidente regionale dell’Associazione Cacciatori Veneti
Umberto Venturini
Presidente nazionale dell’Associazione per la Cultura Rurale
on. Sergio Berlato
Presidente nazionale della Confederazione delle Associazioni Venatorie Italiane
Dario Faccin
Presidente nazionale della Fondazione per la Cultura Rurale
Gianfranco Vezzaro
Presidente regionale dell’Associazione nazionale Migratoristi Italiani
Giovanni Persona
Presidente dell’Associazione Cacciatori Bellunesi
Sandro Pelli