La raffigurazione della caccia come causa di perdita di specie e del deterioramento degli habitat è stata smentita dall’ultimo rapporto sullo stato della natura dell’UE. I dati forniti dall’Agenzia ambientale europea, ci dicono che l’attività venatoria a livello Europeo rappresenta solo lo 0,66 % delle pressioni esercitate nei confronti della fauna e degli habitat naturali. Vengono così smentite le conclusioni della stessa Commissione Europea, contro il prelievo di alcune specie di uccelli, la cui pressione rappresenta invece solamente una percentuale che va dal 2,58 % al 6,67% per le specie ornitiche, specie queste ultime che mostrano uno stato di conservazione sicuro e tendenze crescenti o stabili. Viene invece sottolineato come sia l’urbanizzazione la causa principale di una maggiore pressione sulla natura. La diffusione di questi dati ci permette di far conoscere la realtà del mondo rurale e dell'attività venatoria. Solo unendo le forze di tutti i portatori della Cultura rurale possiamo salvaguardare una parte importante della nostra storia, della nostra cultura, delle nostre tradizioni, smentendo nei fatti e con dati oggettivi la rappresentazione falsata che vorrebbero fornire delle nostre attività le varie organizzazioni animal-ambientaliste.
Thiene, lì 18 febbraio 2021
Sergio Berlato
Deputato italiano al Parlamento europeo
Presidente dell’Associazione per la Cultura Rurale