Quello che temevamo è capitato. La paura del lupo e le sue continue predazioni hanno costretto gli allevatori ad arrendersi e ad abbandonare i loro territori. A Piandelmonte, Tassei e Ronce non ci sono più pastori, stremati dal continuo rinvenimento dei propri animali sbranati nonostante reti elettrificate e cani addestrati. Non esiste il lupo della favola della Walt Disney messo in scacco dai tre porcellini. Gli allevatori hanno bisogno di un piano di contenimento dei grandi carnivori efficace che permetta di gestire il lupo per il benessere dei nostri animali e per la cura dei nostri territori.
Se gli allevatori abbandonano il nostro territorio in pochi mesi avremo solo terreni incolti e abbandonati, che costringeranno lo stesso lupo ad abbandonarli per i centri urbani.
Thiene, lì 1 febbraio 2021
Sergio Berlato
Presidente dell’Associazione per la Cultura Rurale