Un’ ultima uscita delle associazioni animal-ambientaliste riportano nei giornali che “la caccia può trasmettere l’influenza aviaria all’uomo”. Una cosa ridicola che viene da molti presa in considerazione. Già dal novembre 2020 è stato sospeso l’utilizzo dei richiami vivi usando come pretesto un focolaio in Olanda con la conseguenza di aver eliminato un efficace strumento per la precoce individuazione dell’influenza aviaria. Dobbiamo essere noi cacciatori i primi a filtrare le notizie e a non dare credito alle associazioni animal-ambientaliste il cui unico scopo è di raffigurare i cacciatori come dei delinquenti pericolosi per sé stessi e per gli altri.