DDR n. 60 del 31 gennaio 2022 avente ad ggetto: “Proroga, fino al 31 dicembre 2022, della vigenza dell’efficacia e dell’operatività del Piano Triennale di gestione e controllo - a fini di eradicazione -, del Cinghiale (Sus scrofa) nel territorio regionale 2017-2019 (DGR n. 1155 del 19 luglio 2017).”.
Il provvedimento modifica il vigente calendario venatorio regionale approvato con DGR n. 972 del 13.07.2021
Pregiatissimo Presidente, Pregiatissimo Assessore, Pregiatissimo Presidente della terza Commissione,
La nostre Associazioni, in rappresentanza dei propri associati presenti ed operanti in Veneto, chiedono cortesemente di poter avere un urgente incontro con le SSLL per trovare adeguate soluzioni allo stato di incertezza venutosi a creare a seguito del mancato deposito della Decisione del TAR del Veneto relativa all’udienza di merito tenutasi in data 1 dicembre 2021, a seguito del ricorso presentato da una associazione animal-ambientalista contro alcune parti del calendario venatorio regionale relativo alla stagione venatoria 2021/2022.
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Oggi la maggioranza delle persone con una minima sensibilità nei confronti dell’ambiente, escludendo le frange più estremiste (animalisti, vegani ecc.), preferisce mangiare, a parità di prezzo, un prosciutto di maiale allevato allo stato brado anziché di uno allevato in un capannone. Allora perché, nonostante questo, fa fatica a giustificare l’uccisione di un cinghiale (selvatico), che fra i tre è senza dubbio quello che ha vissuto in maniera più estensiva e meno impattante (da un punto di vista ambientale)?
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Facendo seguito alla nota 0023818-15/10/2021-DGSAF-MDS-P con la quale sono state fornite
indicazioni operative per il rafforzamento delle misure di biosicurezza e sorveglianza a livello
nazionale si fa presente quanto segue.
Nota del Ministero della SaluteOggetto: Focolaio di influenza aviaria H5N1 ad alta patogenicità in Provincia di Verona. Ulteriori misure di riduzione del rischio sul territorio nazionale.